venerdì 5 giugno 2015

Tra Art Nouveau e Futurismo



Lo stile liberty investe tutta l'Europa, anche se venne chiamato in modi diversi. Tutti questi sono accomunati dallo "stile floreale", nome coniato da Henry van de Velde. In Spagna, a Barcellona, il protagonista è Gaudì: si vedranno motivi simbolici complessi,  forme straordinarie e imprevedibili:



Casa Batllò

Parc Guell


Sagrada Familia


In particolare, segni evidenti del passaggio dell'arte  a Torino è il Padiglione Centrale Dell'esposizione:




Per quanto riguarda il futurismo, fu un movimento che nacque in un periodo di splendore tecnologico, di conseguenza riusciva a stimolare l'artista, ma soprattutto l'osservatore. Si parla di aerei telegrafi senza filiradiocineprese... Tutti strumenti ripresi dagli stessi artisti nelle loro opere:




Umberto Boccioni- La città che sale



Già qui si possono intravedere fabbriche  e ciminiere, tutto viene investito dalla tecnologia: è con questo atteggiamento positivissimo che si affronta l'avvenire di un nuovo secolo. Gli altri colossi del movimento furono: Marinetti per la letteratura, Antonio Sant'Elia per la architettura. In particolare dobbiamo a Filippo Tommaso Marinetti la stesura del Manifesto Futurista, la cui prima bozza fu pubblicata a Parigi nel giornale Le Figaro:



Le Figaoo- quotidiano francese




Antonio Sant'Elia invece aveva già in mente la città del futuro:



Palazzo a Scala

La città nuova- prospettiva

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